I principali produttori di video card taiwanesi, tra cui Gigabyte Technology, Micro-Star International (MSI) e TUL (Powercolor), prevedono una contrazione del volume di schede video immesse sul mercato pari a circa 40 punti percentuali nel mese di aprile.
Alla base di questo fenomeno, che rilanciamo a partire dalla fonte della notizia, coincidente con il sito DigiTimes, vi sarebbe la drastica diminuzione della domanda di video card a sequito delle deludenti prestazioni commerciali dei sistemi progettati per l'ambito del mining della criptovaluta.
Più in dettaglio, numersoi distributori e produttori che operano nel comparto del mining hanno tagliato parzialmente gli ordini di schede video all'inizio di
aprile o, in alcuni casi, hanno richiesto la sospensione delle spedizioni.
Questo scenario promette di influire molto negativamente sul fatturato dei video card maker (il calo è stimato dalla fonte dai 20 ai 25 punti percentuali) poichè essi saranno costretti a spingere il business delle schede video attuando promozioni e sconti dei prezzi che, a dire il vero, a causa del mining risultano essere da troppo tempo notevolmente elevati.
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