La speculazione che vi abbiamo proposto ieri, relativamente al mancato lancio, da parte di AMD, dei processoi Ryzen a 6 core è stata smentita di recente da un tweet proveniente dalla rivista francese CanardPC, una fonte non ufficiale che si è fatta notare in precedenza per la pubblicazione di benchmark comparativi e report di sessioni di test in overclocking focalizzati proprio sui processori Ryzen.
In accordo al messaggio di CanardPC, le CPU Ryzen a 6 core sarebbero in fase di testing e sarebbero caratterizzati da una frequenza di clock di base pari a 3.3GHz e inoltre dal supporto della tecnologia Simultaneous Multithreading (SMT). Ne consegue che questi chip sarebbero in grado di rendere disponibili al Sistema Operativo ben 12 core logici a partire da 6 core fisici.
La fonte aggiunge che i questa tipologia di processori Ryzen dovrebbe essere sostanzialmente ottenuta recuperando i chip a 8 core dotati di due core difettosi: questo consentirebbe ad AMD di poter contare su un tasso produttivo più elevato e aggiungere maggiore flessibilità alla proposta commerciale legata al nuovo brand Ryzen.
La speculazione che vi abbiamo proposto ieri, relativamente al mancato lancio, da parte di AMD, dei processoi Ryzen a 6 core è stata smentita di recente da un tweet proveniente dalla rivista francese CanardPC, una fonte non ufficiale che si è fatta notare a fine dicembre 2016 per la pubblicazione di benchmark comparativi e report di sessioni di test in overclocking focalizzati proprio sui processori Ryzen.
In accordo al messaggio di CanardPC, le CPU Ryzen a 6 core sarebbero in fase di testing. Questi chip, inoltre, sarebbero caratterizzati da una frequenza di clock di base pari a 3.3GHz e dal supporto della tecnologia Simultaneous Multithreading (SMT). Ne consegue che le CPU Ryzen a 6 core sarebbero in grado di rendere disponibili al Sistema Operativo ben 12 core logici a partire da 6 core fisici.
La fonte aggiunge che questa tipologia di processori Ryzen dovrebbe essere sostanzialmente ottenuta recuperando i chip a 8 core dotati di due core difettosi: questo consentirebbe ad AMD di poter contare su un tasso produttivo più elevato, da un lato, e aggiungere maggiore flessibilità alla proposta commerciale legata al nuovo brand Ryzen, dall'altro.
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